La psicoterapia centrata sulla parentalità PCP
Quante volte abbiamo sentito dire che “il lavoro del genitore é il piu’ difficile del mondo” e quante volte ci siamo ritrovati tristemente o stancamente d’accordo con chi pronunciava queste parole…!! Essere genitore é faticoso e difficile, non solo per i ritmi e gli impegni a cui questa società ci costringe ma anche per tutte le ansie e le preoccupazioni che questo ruolo scatena in noi….
Chissà se ci é mai capitato di pensare con orrore “sembro mia mamma”, oppure proprio per la paura di rifare gli stessi errori e la determinazione ad essere diversi dai nostri genitori ci ritroviamo ad agire in maniera rigidamente opposta. Certo, tutto questo é assolutamente normale, perché ognuno di noi nel momento in cui diventa genitore rivive i propri vissuti infantili, piacevoli e dolorosi, integrati e disintegrativi, contenitivi e angoscianti. Rivisita il passato, le relazioni precoci con i genitori e la percezione di se stesso bambino a fronte delle imago genitoriali. Il risultato é la costruzione della propria immagine genitoriale attraverso un gioco di identificazioni e proiezioni.
Quando pero’ queste percezioni sono falsate da conflitti interni troppo rigidi influenzano la relazione con il bambino, la possono deteriorare e a volte anche il benessere psicologico del bambino ne risente. Ce ne possiamo accorgere quando ci sembra di non riuscire a vivere con spontaneità il nostro ruolo di genitore o quando ci sembra di riproporre sempre certi schemi nella relazione con nostro figlio, schemi da cui non riusciamo ad uscire nonostante i nostri sforzi.
E allora la terapia centrata sulla genitorialità (PCP) puo’ venirci in aiuto. Essa é stata messa a punto dal Servizio di psichiatria del bambino e dell’adolescente degli Ospedali Universitari di Ginevra e ha come oggetto proprio la relazione genitore-bambino.
Essa si basa su una concezione psicodinamica della personalità che vede il funzionamento piscologico distinito in tre livelli di organizzazione:
– il temperamento (gli aspetti genetici e costituzionali)
– gli aspetti inconsci (mondo interno, rappresentazioni di sé e degli altri e conflitti)
– gli aspetti consci (comportamenti, interazioni)
La genitorialità é un processo che nasce da ognuno dei tre livelli, e la PCP cerca di intervenire sul secondo e sul terzo. Come accennavo sopra, é proprio quando si accede concretamente alla genitorialità che si verficano le evoluzioni piu’ consistenti e il giovane adulto é chiamato a rivedere il proprio senso di identità.
La PCP si pone come obiettivo quello di modificare le rappresentazioni patologiche e costrittive del mondo interno degli adulti riguardo agli aspetti legati alla genitorialità, in altre parole il modo in cui essi si rappresentano in quanto genitori e il modo in cui rappresentano e percepiscono il proprio bambino. E questo ha un’influenza enorme anche sulla relazione con il figlio e quindi sul suo benessere psicologico. La PCP puo’ essere fatta in presenza del bambino e in altri casi anche senza. Puo’ essere breve, di al massimo una decina di sedute, oppure di piu’ lunga durata, tutto dipende dalle problematiche affrontate e dagli obiettivi prefissati.
Per chi volesse saperne di piu’ lascio qui di seguito i contatti:
1205 Genève