DI RABBIA E IL RISCHIO DI RICADUTE NELLE DONNE CON DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE.

DI RABBIA E IL RISCHIO DI RICADUTE NELLE DONNE CON DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE.

Il rischio di avere una ricaduta per chi ha sofferto di depressioone é elevato. Negli Stati Uniti piu’ del 60% delle persone che sviluppano un episodio di depressione maggiore avranno almeno un nuovo episodio nella loro vita.
Alcuni ricercatori dell’Università di Binghamton negli Stati Uniti suggeriscono in una recente ricerca che gli elementi ai quali facciamo attenzione possono essere predittori di nuove ricadute in questo tipo di disturbo.


Lo studio é stato condotto su un gruppo di sole donne, considerato che il genere femminile ha il doppio di probabilità di sviluppare un disturbo di depressione maggiore. Il gruppo era formato da 160 donne di cui 57 avevano già sofferto di un episodio depressivo ed erano  al momento dello studio in piena remissione e 103 non avevano mai sofferto di tale disturbo e fungevano da gruppo di controllo.
Alle donne venivano fatti vedere dei volti con espressioni neutre, di rabbia, di tristezza e di gioia e i loro movimenti oculari venivano registrati.
I risultati dimostrano che le donne con una storia di depressione alle spalle mostravano un’attenzione statisticamente maggiore per i volti con espressioni di rabbia rispetto al gruppo di controllo. I ricercatori hanno seguito queste donne durante i successivi due anni con un follow up ogni 6 mesi, dimostrando che le donne che mostravano un’attenzione piu prolungata verso i volti arrabbiati avevano maggiori probabilità di sviluppare un nuovo episodio depressivo. Inoltre, maggiore era il tempo passato a guardare i volti arrabbiati e proporzionalmente piu’ corto era il tempo che intercorreva prima di un nuovo episodio.
Una ricerca interessante che apre nuovi campi di studio per questo tipo di disturbo. Secondo gli studiosi, i risultati sottolineano l’importanza di determinare come le persone a rischio di depressione maggiore processano le informazioni emotive e ha importanti implicazioni nella pianificazione del loro trattamento.

Torna in alto